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Consigli di viaggio

In questa pagina abbiamo deciso di selezionare alcune delle migliori mete da visitare nelle Regioni in cui operiamo maggiormente, Marche e Umbria.

Territori che spaziano tra la montagna e il mare, angoli preziosi della nostra Italia ricchi di storia e bellezze naturali e che, grazie al noleggio di un veicolo adeguato, possono essere scoperti e vissuti a pieno.

MARCHE

Riviera del Conero

Cosa vedere?

Imperdibili da visitare sono Sirolo e Numana, splendidi paesini a picco sul mare da dove poter godere di una vista spettacolare sul Parco del Conero. 

Per gli amanti del mare, irrinunciabili sono le affascinanti spiagge della riviera, in particolare segnaliamo l’elegante Portonovo, le calette di Spiaggia Urbani e San Michele, raggiungibili direttamente dal paese di Sirolo e, per gli amanti delle zone più selvagge, meta d’obbligo è la spiaggia di Mezzavalle. 

Enogastronomia del territorio

Potrete perdervi tra i sapori di innumerevoli piatti a base di pesce. Lascatevi tentare dai “moscioli di Portonovo”, un tipo di cozze autoctono della sola area della Riviera. Specialità sono anche i “paccasassi”, una specie di finocchio marino tipico della zona, da gustare serviti su crostini o crescia, abbinati ai salumi. Per gli amanti del vino, potete gustare il Rosso Conero, vino rosso proveniente dalle uve presenti in tutta la Riviera del Conero.

Parco della Gola Rossa e Grotte di Frasassi

Cosa vedere?

Questo territorio è perfetto per praticare sport come mountain bike, arrampicata ed escursionismo. Lasciatevi incantare dall’affascinante Genga, suggestivo paesino sovrastato dal suo castello medievale. 

Da non perdere sono le grotte di Frasassi, il più grande complesso ipogeo in Europa e uno spettacolo sotterraneo fatto di stalattiti, stalagmiti e laghetti cristallizzati. Meritano infine una visita l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa e il Tempietto del Valadier, due gioielli incastonati nella montagna e facilmente raggiungibili a piedi. 

Enogastronomia del territorio

Da citare le tagliatelle di Genga, stese a mano e uniche nel loro genere. Da abbinare a sughi ricchi come il ragù di cinghiale o sugo di funghi del sottobosco. 

Da segnalare inoltre il salame di Fabriano, fatto macinando la parte più pregiata del maiale e da gustare con la tipica crescia marchigiana. 

Per gli amanti del vino, potrete degustare all’interno delle numerose cantine il tipico Verdicchio di Matelica.

Urbino, il Montefeltro e la Gola del Furlo

Cosa vedere?

Imperdibile ad Urbino il Palazzo Ducale dove ammirare le opere d’arte della Galleria Nazionale delle Marche e la casa natale di Raffaello. Nel Montefeltro merita una visita il Castello di Gradara, fortezza medievale dove intrighi, amori e battaglie l’hanno fatta da padrone. 

Per gli amanti della natura, tappa irrinunciabile è quella della Riserva Naturale della Gola del Furlo, il posto giusto dove poter passeggiare immersi tra i canyon e tuffarsi nelle acque cristalline del Fiume Metauro.

Enogastronomia del territorio

Per gli amanti dello street food troviamo la crescia sfogliata, farcita con la Casciotta di Urbino DOP e il prosciutto di Carpegna. In evidenza, precisamente nel paesino di Acqualagna potrete gustare il tartufo bianco pregiato, eccellenza culinaria conosciuta in tutto il mondo. In ambito vinicolo segnaliamo il Bianchello del Metauro, tra i rossi, il Valturi e tra i dolci il vino di visciole.

UMBRIA

Perugia, Gubbio e Monte Cucco

Cosa vedere?

Partiamo da Perugia, splendido capoluogo umbro, dalle cui mura si può ammirare il panorama circostante. Il cuore della città è Piazza IV Novembre, con la Cattedrale di San Lorenzo, il Palazzo dei Priori e la Galleria nazionale dell’Umbria, ricco di prestigiose opere d’arte. A Gubbio, meraviglioso borgo medievale dove troviamo il Duomo, Piazza Grande e il Palazzo dei Consoli. Per gli amanti del trekking tappa obbligatoria è il Monte Cucco. Meritano una visita anche le Grotte, una rete di 30km di gallerie sotterranee che arrivano fino ad 800mt di profondità. 

Enogastronomia del territorio

A Perugia, non potete non assaggiare la torta al testo, una focaccia preparata con acqua, farina e bicarbonato. Tra i primi piatti segnaliamo gli stringozzi al tartufo, pasta lunga tipica della zona. A Gubbio, da assaggiare assolutamente il Friccò, uno spezzatino di carne, pomodoro ed erbe aromatiche. Per gli amanti dello street food, immancabile la crescia al panaro, abbinata ai deliziosi salumi della zona.

Rasiglia, Spello, Assisi

Cosa vedere?

Conosciuto come il “borgo dei ruscelli”, Rasiglia è un paesino dove potersi rilassare, celebre per i laghetti cristallini, le cascatelle e gli antichi mulini. A Spello potrete passeggiare tra i vicoli e gli scorci incantati, circondati dalle mura romane e visitare Villa dei Mosaici e il suo museo. Sulla strada, troviamo infine Assisi, famoso per aver  dato i natali a San Francesco. Da visitare la Basilica affrescata da Giotto, all’interno della quale sono custodite le spoglie del Santo.

Enogastronomia del territorio

Oltre che per i prelibati salumi e formaggi, Spello è nota anche per i fagioli risina, da gustare con zuppe e minestre. Passando per Rasiglia, ci si può perdere tra gli aromi delle ciriole al tartufo, uno speciale formato di tagliatelle tipiche del luogo. A conclusione, ad Assisi vi consigliamo di provare la Rocciata di Assisi, un rotolo di pasta ripieno di frutta secca, olio e vin santo. 

Todi, Spoleto, Orvieto

Cosa vedere?

Todi è considerata un piccolo gioiello ricco di storia e paesaggio. Merita una visita il Tempio della Consolazione, considerato uno degli edifici simbolo dell’architettura rinascimentale. Proseguendo, troviamo arroccata su una rupe Orvieto, famosa soprattutto per il Duomo e per il Pozzo di San Patrizio, magnifica opera d’ingegneria del 1500. Concludiamo la tappa con Spoleto, celebre cittadina sormontata dalla trecentesca Rocca albornoziana e famosa per il “festival dei due mondi”.

Enogastronomia del territorio

Tra le prelibatezze da citare le “lumachelle all’orvietana”, dei salati rustici da gustare per uno spuntino. A Todi, dovrete provare assolutamente la “palomba alla ghiotta”, un particolare piccione cotto al forno o allo spiedo. A conclusione, consigliamo la “crescionda”, una torta bassa e morbida, tipica di Spoleto, da abbinare ad un calice di Araminto, vino bianco spoletino.